Mi pare interessante questo approccio denominato "Appreciative Inquiry". In italiano si può tradurre con "Indagine elogiativa".
Si basa sul positivo. E' il contrario di stimolare un cambiamento partendo dai problemi o dalla loro risoluzione. Si basa solamente sul potenziamento di ciò che di buono già c'è.
Ovviamente mi ha colpito.
C'è scritto qualcosa di più formale qui.
Buonagiornata.
mercoledì 26 maggio 2010
lunedì 24 maggio 2010
14,59
Questo post si intitola come l'album degli Sugar Ray.
Qualcuno disse che ogni uomo è destinato a 15 minuti di Gloria.
Per quanto mi riguarda le mie Glorie le ho già vissute w sarei già a posto.
Però Sabato ne avrò ancora. Perché salirò su di un palco a dire la mia.
Non è detto che sia riconosciuta "Gloria" ma per me lo sarà. Ho fatto qualcosa, di piccolo, ma l'ho fatto. E' qualcosa.
Ciao, siete tutti invitati...
Sorsi...
Qualcuno disse che ogni uomo è destinato a 15 minuti di Gloria.
Per quanto mi riguarda le mie Glorie le ho già vissute w sarei già a posto.
Però Sabato ne avrò ancora. Perché salirò su di un palco a dire la mia.
Non è detto che sia riconosciuta "Gloria" ma per me lo sarà. Ho fatto qualcosa, di piccolo, ma l'ho fatto. E' qualcosa.
Ciao, siete tutti invitati...
Sorsi...
venerdì 23 aprile 2010
Thank you for your friendship
Io alle tecnologie ci credo. Credo nelle loro potenzialità e credo che possano essere un bel modo per stare vicino alle persone.
A volte.
Con cognizione.
Ne ho le prove.
Sì, come insegnavo stamattina alla classe, possono anche essere usate molto male e diventare una maledizione.
Ma la mia esperienza è positiva e, grazie a loro, come fossi la Natura, posso dialogare con un'islandese.
HI Mattea !
there is an volcanic eruption now in Iceland on the south coust and the worst thing is the ash coming from it, farmers are tired watching their animals which they have to keep inside in their sheepcote or cowshed, where the volcano is, the earth is covered with ash and it has been dark days, some farmers have to leave their homes overnight and come back in the morning to tend to their animals. Thank you for your thoughtfulness, I have not been well, I am getting old and I had to take some rest but I will be back, I am looking forward going out again and I am going to take a lot of pictures :))
I wish you all the best and thank you for your friendship :))
My best regards
mercoledì 21 aprile 2010
domenica 11 aprile 2010
Come Jordan
Volevo essere come Michael Jordan. Volevo volare come lui. Imparare la pallacanestro da mia madre...
Avere degli "idoli", nel senso buono del termine. Non nel senso di "Dei" ma nel senso di "Esempi". Persone che si vuole emulare, dalle quale si vuole trarre spunto.
Anche io ne ho avuti.
Michael Jordan, Manu Ginobili, Del Piero... Poi più grande Ghandi, Giuseppe... Poi Vaughan, Tommy Emmanuel.
L'altra sera ne ho trovato (o riconfermato) un altro. Solo un uomo, solo un romano. Tante emozioni e tanti sentimenti. Messaggi che arrivavano dritti dritti. Al cuore.
Mi sono molto emozionato con questa. Specie ad averla conosciuta dopo la sua antecedente....
Avere degli "idoli", nel senso buono del termine. Non nel senso di "Dei" ma nel senso di "Esempi". Persone che si vuole emulare, dalle quale si vuole trarre spunto.
Anche io ne ho avuti.
Michael Jordan, Manu Ginobili, Del Piero... Poi più grande Ghandi, Giuseppe... Poi Vaughan, Tommy Emmanuel.
L'altra sera ne ho trovato (o riconfermato) un altro. Solo un uomo, solo un romano. Tante emozioni e tanti sentimenti. Messaggi che arrivavano dritti dritti. Al cuore.
Mi sono molto emozionato con questa. Specie ad averla conosciuta dopo la sua antecedente....
giovedì 8 aprile 2010
Di parte
Ieri ho pensato che è bello essere di parte.
Per dirla in altro modo, direi che se non stai da nessuna parte hai perso.
Sono piuttosto affascinato da chi è di parte, prende parte e si trova in un certo posto. Da quelli a cui non si è costretti a chiedere: "tu dove sei?".
Discorsi complicati, fraintendibili anche.
Questa è per voi. Partenza.
Per dirla in altro modo, direi che se non stai da nessuna parte hai perso.
Sono piuttosto affascinato da chi è di parte, prende parte e si trova in un certo posto. Da quelli a cui non si è costretti a chiedere: "tu dove sei?".
Discorsi complicati, fraintendibili anche.
Questa è per voi. Partenza.
Filastrocca impertinente,
chi sta zitto non dice niente;
chi sta fermo non cammina;
chi va lontano non s’avvicina;
chi si siede non sta ritto;
chi va storto non va dritto;
e chi non parte, in verità,
in nessun posto arriverà.[Filastrocca impertinente, Gianni Rodari]
sabato 3 aprile 2010
Happy as an Easter
Un bella giornata. Di sole. Di primavera.
Trascorsa tra alti e bassi.
Buona Resurrezione cari lettori. Percorriamo una (bellissima) strada senza fine.
Trascorsa tra alti e bassi.
Buona Resurrezione cari lettori. Percorriamo una (bellissima) strada senza fine.
giovedì 25 marzo 2010
Bisogna saper vincere
Vincere e perdere.
Io ci ho pensato. E' una società che punta tutto su questo. Che sa con precisione cosa significano. Che sa come si ottiene una vittoria, come si cade in una sconfitta.
A me piace giocare, e vincere, raramente perdere.
Se ami e tifi per una squadra che vincerà, hai perso.
Se gli altri sono stati favoriti, hai perso.
Se giochi sapendo di vincere, hai perso.
Se coi vecchi tu hai studiato, hai perso.
Se, tanto farà così, hai perso.
Se vai sempre di fretta, hai perso.
Se fai quanto basta, hai perso.
Se non scegli, hai perso.
Se non metti te stesso nella tua quotidianità, hai perso.
Se insegni Einstain a chi è scolarizzato, è noioso.
Se fai il carino con una donna, hai perso.
Se stai con una persona per non stare da solo, difficilmente vinci.
Se ti confidi a metà per non scoprirti, hai perso.
Se vedi il mero fatto, hai perso.
Se non ti impegni ad ascoltare, hai perso.
Se regali il regalo desiderato, è noioso.
Se fai solo quello che sai fare, non cresci.
Se dici forse e non ci pensi, hai perso.
Se coinvolgi gli altri nei tuoi casini, perderai.
Se scrivi perché sei il più originale, hai perso.
Se ti confronti con chi è peggio di te, hai perso.
Se chiedi i tuoi spazi, mi sa che perdi.
Se non te ne frega, hai perso.
Se ami e tifi per la squadra del tuo paese hai vinto.
Se con gli altri fai festa comunque, hai vinto.
Se giochi al massimo sapendo di perdere, hai vinto.
Se coi vecchi parli il dialetto, è bello.
Se sai che farà così e sei pronto a sorridergli quando lo farà, hai vinto.
Se ti siedi su di un'altalena, hai vinto.
Se fai il tuo massimo, hai vinto.
Se fai una scelta consapevole, hai vinto.
Se ti interessa, hai vinto.
Se hai passione per quel che insegni e trasmetti interesse a fare 6+5, hai vinto.
Se vivi una donna, la apprezzi, la fai esprimere, hai vinto.
Se metti te stesso nei rapporti, hai vinto.
Se mostri i tuoi lati deboli, sei forte.
Se vedi l'umano che hai davanti, hai vinto.
Se guardi negli occhi, hai vinto.
Se lasci un post-it con un fiore nel luogo giusto, hai vinto.
Se provi a fare ciò che sbaglierai, hai vinto.
Se dici un sì sulla fiducia, hai vinto.
Se agisci con il cuore e ti stanno a cuore gli altri, come potrai perdere?
Se scrivi per te stesso e dire agli altri di te, è bello.
Se non ti confronti con chi è peggio di te, hai vinto.
Se lasci spazio e tempo all'altro, hai vinto.
Se fai del tuo meglio, hai vinto.
A me piace vincere.
Io ci ho pensato. E' una società che punta tutto su questo. Che sa con precisione cosa significano. Che sa come si ottiene una vittoria, come si cade in una sconfitta.
A me piace giocare, e vincere, raramente perdere.
Se ami e tifi per una squadra che vincerà, hai perso.
Se gli altri sono stati favoriti, hai perso.
Se giochi sapendo di vincere, hai perso.
Se coi vecchi tu hai studiato, hai perso.
Se, tanto farà così, hai perso.
Se vai sempre di fretta, hai perso.
Se fai quanto basta, hai perso.
Se non scegli, hai perso.
Se non metti te stesso nella tua quotidianità, hai perso.
Se insegni Einstain a chi è scolarizzato, è noioso.
Se fai il carino con una donna, hai perso.
Se stai con una persona per non stare da solo, difficilmente vinci.
Se ti confidi a metà per non scoprirti, hai perso.
Se vedi il mero fatto, hai perso.
Se non ti impegni ad ascoltare, hai perso.
Se regali il regalo desiderato, è noioso.
Se fai solo quello che sai fare, non cresci.
Se dici forse e non ci pensi, hai perso.
Se coinvolgi gli altri nei tuoi casini, perderai.
Se scrivi perché sei il più originale, hai perso.
Se ti confronti con chi è peggio di te, hai perso.
Se chiedi i tuoi spazi, mi sa che perdi.
Se non te ne frega, hai perso.
Se ami e tifi per la squadra del tuo paese hai vinto.
Se con gli altri fai festa comunque, hai vinto.
Se giochi al massimo sapendo di perdere, hai vinto.
Se coi vecchi parli il dialetto, è bello.
Se sai che farà così e sei pronto a sorridergli quando lo farà, hai vinto.
Se ti siedi su di un'altalena, hai vinto.
Se fai il tuo massimo, hai vinto.
Se fai una scelta consapevole, hai vinto.
Se ti interessa, hai vinto.
Se hai passione per quel che insegni e trasmetti interesse a fare 6+5, hai vinto.
Se vivi una donna, la apprezzi, la fai esprimere, hai vinto.
Se metti te stesso nei rapporti, hai vinto.
Se mostri i tuoi lati deboli, sei forte.
Se vedi l'umano che hai davanti, hai vinto.
Se guardi negli occhi, hai vinto.
Se lasci un post-it con un fiore nel luogo giusto, hai vinto.
Se provi a fare ciò che sbaglierai, hai vinto.
Se dici un sì sulla fiducia, hai vinto.
Se agisci con il cuore e ti stanno a cuore gli altri, come potrai perdere?
Se scrivi per te stesso e dire agli altri di te, è bello.
Se non ti confronti con chi è peggio di te, hai vinto.
Se lasci spazio e tempo all'altro, hai vinto.
Se fai del tuo meglio, hai vinto.
A me piace vincere.
martedì 23 marzo 2010
A muso duro
Aver ascoltato questa oggi mi ha dato sentimenti piacevoli. Ho deciso di scriverla qui.
Penso anche a chi fa musica e cresce con lei. Che con lei vive felicità e tristezze, vittorie ed inestimabili perdite.
Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.
E non so se avrò gli amici a farmi il coro
o se avrò soltanto volti sconosciuti
canterò le mie canzoni a tutti loro
e alla fine della strada
potrò dire che i miei giorni li ho vissuti.
Penso anche a chi fa musica e cresce con lei. Che con lei vive felicità e tristezze, vittorie ed inestimabili perdite.
Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.
E non so se avrò gli amici a farmi il coro
o se avrò soltanto volti sconosciuti
canterò le mie canzoni a tutti loro
e alla fine della strada
potrò dire che i miei giorni li ho vissuti.
domenica 21 marzo 2010
Merulae cantant
Oggi è Domenica.
Oggi è primavera.
Chiudi gli occhi
immagina una gioia
molto probabilmente
penseresti a una partenza
ah si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende e
nulla ti appartiene ancora
penseresti all'odore di un libro nuovo
a quello di vernice fresca
a un regalo da scartare
al giorno prima della festa
al 21 marzo al primo abbraccio
a una matita intera la primavera
alla paura del debutto
al tremore dell'esordio
Oggi, a convento, passa questa qui.
Oggi è primavera.
Chiudi gli occhi
immagina una gioia
molto probabilmente
penseresti a una partenza
ah si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende e
nulla ti appartiene ancora
penseresti all'odore di un libro nuovo
a quello di vernice fresca
a un regalo da scartare
al giorno prima della festa
al 21 marzo al primo abbraccio
a una matita intera la primavera
alla paura del debutto
al tremore dell'esordio
Oggi, a convento, passa questa qui.
giovedì 18 marzo 2010
Alla fine dell'arcobaleno
Perché quando l'ho ascoltata mi aveva colpito.
Perché ascoltandola ho sbagliato a prendere una strada che conoscevo benissimo.
Perché c'è chi sceglie e cerca allo stesso tempo.
Perché, oltre al sole, un pomeriggio può darti molto di più.
Perché l'oro si aspetta.
C'è men che mai bisogno di dire a chi dedico questa.
Perché ascoltandola ho sbagliato a prendere una strada che conoscevo benissimo.
Perché c'è chi sceglie e cerca allo stesso tempo.
Perché, oltre al sole, un pomeriggio può darti molto di più.
Perché l'oro si aspetta.
C'è men che mai bisogno di dire a chi dedico questa.
lunedì 15 marzo 2010
Non c'è Scelta.
Forse un giorno si penserà che è stato un bel periodo. Sentimenti contrastanti e contrastati. Basta un pensiero, una telefonata, un sorriso o una nuvola e tutto cambia.
Scegliere. Altrimenti qualcuno o qualcosa sceglierà per noi.
Ho pensato a questo pezzo. Un pezzo a me caro. Perchè umano. Perché quando l'ho letto era bello. Perché quando l'ho letto la seconda volta avevo molta rabbia. Perchè Novecento non doveva fare la scelta migliore, doveva solo dare il La ad una Jam nel primo, o nel secondo locale che incontrava.
E poi la solita canzone. Avrei potuto linkare il monologo ma preferisco giustapporre qualcosa che non c'entra niente. Qualcosa ascoltato per caso, passeggiando nottetempo, fumando l'ennesima Winston. E che invece c'entra con tutto in maniera imbarazzante e sembra faccia apposta ad azzeccare anche le inezie.
"C'era tutto/
Ma non c'era una fine. Quel che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo/
Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu/
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me/Ma se io salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi/
Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita/
Se quella tastiera è infinita, allora/
Su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio/
Cristo, ma le vedevi le strade?/
Anche solo le strade, ce n'era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una/
A scegliere una donna/
Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire/
Tutto quel mondo/
Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce/
E quanto ce n'è/
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla?
A viverla.. ./
lo sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n'erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita. Io ho imparato così. La terra, quella è una nave troppo grande per me. È un viaggio troppo lungo. È una donna troppo bella. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare. Perdonatemi. Ma io non scenderò. Lasciatemi tornare indietro.
Per favore/
Scegliere. Altrimenti qualcuno o qualcosa sceglierà per noi.
Ho pensato a questo pezzo. Un pezzo a me caro. Perchè umano. Perché quando l'ho letto era bello. Perché quando l'ho letto la seconda volta avevo molta rabbia. Perchè Novecento non doveva fare la scelta migliore, doveva solo dare il La ad una Jam nel primo, o nel secondo locale che incontrava.
E poi la solita canzone. Avrei potuto linkare il monologo ma preferisco giustapporre qualcosa che non c'entra niente. Qualcosa ascoltato per caso, passeggiando nottetempo, fumando l'ennesima Winston. E che invece c'entra con tutto in maniera imbarazzante e sembra faccia apposta ad azzeccare anche le inezie.
"C'era tutto/
Ma non c'era una fine. Quel che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo/
Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu/
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me/Ma se io salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi/
Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita/
Se quella tastiera è infinita, allora/
Su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio/
Cristo, ma le vedevi le strade?/
Anche solo le strade, ce n'era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una/
A scegliere una donna/
Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire/
Tutto quel mondo/
Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce/
E quanto ce n'è/
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla?
A viverla.. ./
lo sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n'erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita. Io ho imparato così. La terra, quella è una nave troppo grande per me. È un viaggio troppo lungo. È una donna troppo bella. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare. Perdonatemi. Ma io non scenderò. Lasciatemi tornare indietro.
Per favore/
sabato 13 marzo 2010
L'"Amore"
Così.
Canzoni d'amore. Quante... Ogni storia è già stata raccontata.
Giochiamoci su, dico io.
Di seguito alcuni video che coprono una minima -ma significativa- parte della gamma.
Ascoltatele.
Leggete i testi.
Se volete dite quella che sentite di più, nel curioso sondaggio qui accanto.
fai finta che è normale non riuscire a stare più con me
c’è soltanto un modo per riprendersi
lasciarsi un giorno e poi dimenticarsi…
And I will love you baby always
Juliet the dice were loaded from the start
And I bet and you exploded in my heart
And I forget the movie song
When you wanna realise it was just that the time was wrong juliet?
Come up on differents streets they both were streets of shame
Both dirty both mean yes and the dream was just the same
And I dreamed your dream for you and your dream is real
How can you look at me as if I was just another one of your deals?
Si no te hablo, será porque prefiero ser el dueño de mi silencio
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
Ti salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te.
Canzoni d'amore. Quante... Ogni storia è già stata raccontata.
Giochiamoci su, dico io.
Di seguito alcuni video che coprono una minima -ma significativa- parte della gamma.
Ascoltatele.
Leggete i testi.
Se volete dite quella che sentite di più, nel curioso sondaggio qui accanto.
fai finta che è normale non riuscire a stare più con me
c’è soltanto un modo per riprendersi
lasciarsi un giorno e poi dimenticarsi…
And I will love you baby always
Juliet the dice were loaded from the start
And I bet and you exploded in my heart
And I forget the movie song
When you wanna realise it was just that the time was wrong juliet?
Come up on differents streets they both were streets of shame
Both dirty both mean yes and the dream was just the same
And I dreamed your dream for you and your dream is real
How can you look at me as if I was just another one of your deals?
Si no te hablo, será porque prefiero ser el dueño de mi silencio
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
Ti salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te.
venerdì 12 marzo 2010
They flew away.
Tra pochi giorni finalmente esisterà "Cool to be different", un EP con cinque brani molto sentiti.
Autobiografici, raccontati...
Oggi sembra che alcuni di loro avverino un ironico effetto Pigmalione.
Una primavera che tarda ad arrivare,
Una felicità che si fa desiderare,
Un domani già qui,
Certi sorrisi che volano via.
Best Smiles (Sorrisi Migliori)
Sorry my best smiles are all for you
sorry but i can't keep them all in
it's nothing but your guiltiness
that makes me promise you the time of our lives
maybe tomorrow they’ll fly away
maybe tomorrow they'll become far memories
but I don't want to think about it anymore
shut down my brain and close my eyes
They say that life is easier than that
that problems can't come together this way
they cannot see the strangest situation
that makes me glad in another cloudy day
August lets lovers go back home
fear of the dark autumn's yet to come
Autobiografici, raccontati...
Oggi sembra che alcuni di loro avverino un ironico effetto Pigmalione.
Una primavera che tarda ad arrivare,
Una felicità che si fa desiderare,
Un domani già qui,
Certi sorrisi che volano via.
Best Smiles (Sorrisi Migliori)
Sorry my best smiles are all for you
sorry but i can't keep them all in
it's nothing but your guiltiness
that makes me promise you the time of our lives
maybe tomorrow they’ll fly away
maybe tomorrow they'll become far memories
but I don't want to think about it anymore
shut down my brain and close my eyes
They say that life is easier than that
that problems can't come together this way
they cannot see the strangest situation
that makes me glad in another cloudy day
August lets lovers go back home
fear of the dark autumn's yet to come
lunedì 8 marzo 2010
Orme
Oggi ho pensato a questa vecchio messaggio. Che voglio dedicare a me stesso e ad un'altra bellissima persona.
Questa notte ho fatto un sogno,ho sognato che ho camminato sulla sabbia accompagnato dal Signore e sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che ad ogni giorno della mia vita, proiettati come un film, apparivano due orme sulla sabbia: una mia e una del Signore.
Così sono andato avanti, finché tutti i miei giorni si esaurirono.
Allora mi fermai guardando indietro,notando che in certi punti c'era solo un'orma. Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita; i giorni di maggior angustia, di maggiore paura e di maggior dolore...
Ho domandato, allora: "Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me in tutti i giorni della mia vita, ed io ho accettato di vivere con te,ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti più difficili?".
Ed il Signore rispose: "Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato con te e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo:
i giorni in cui tu hai visto solo un'orma sulla sabbia, sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio".
(Anonimo Brasiliano)
Questa notte ho fatto un sogno,ho sognato che ho camminato sulla sabbia accompagnato dal Signore e sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che ad ogni giorno della mia vita, proiettati come un film, apparivano due orme sulla sabbia: una mia e una del Signore.
Così sono andato avanti, finché tutti i miei giorni si esaurirono.
Allora mi fermai guardando indietro,notando che in certi punti c'era solo un'orma. Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita; i giorni di maggior angustia, di maggiore paura e di maggior dolore...
Ho domandato, allora: "Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me in tutti i giorni della mia vita, ed io ho accettato di vivere con te,ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti più difficili?".
Ed il Signore rispose: "Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato con te e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo:
i giorni in cui tu hai visto solo un'orma sulla sabbia, sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio".
(Anonimo Brasiliano)
venerdì 26 febbraio 2010
Italia-Scozia
Il rugby è come l'amore. Devi dare prima di prendere. Quando hai la palla è come fare l'amore. Devi pensare al piacere dell'altro prima che al tuo. (Serge Blanco)
Gli inglesi giocano a rugby perché l'hanno inventato. Gli irlandesi perché detestano gli inglesi e adorano le risse. Gli scozzesi perché sono sempre stati nemici storici degli inglesi. I gallesi hanno un enorme vantaggio sui loro avversari: tutti i giocatori sono nati su un campo di rugby o vi sono stati concepiti. (Peter Robbins)
Sarà una grande festa al Flaminio di Roma. Uno sport da Signori.
Ad ogni modo sarà molto bello. Come scordare però l'impresa...
A rugby si gioca con le mani e con i piedi, ma in particolare con la testa e con il cuore. (Diego Dominguez)
lunedì 22 febbraio 2010
venerdì 5 febbraio 2010
Domani
Domani accadrà qualcosa di nuovo e inaspettato.
Un'esperienza nuova, che non immaginavo, almeno di questi tempi.
Un'esperienza che sembra maturata per puro caso.
Come se il clima di un intero anno fosse stato stravolto e la natura desse frutti nuovi e mai visti.
Si parte, si scrive un pezzo di storia.
Si scrive, non solo metaforicamente.
Domani verrà scritta la prima pagina di questo prezioso taccuino.
Regalatomi da una delle personalità più Rock che abbia mai conosciuto, e che ho avuto la fortuna di incontrare in questi ultimi tempi.
Domani si comincia.
lunedì 1 febbraio 2010
C'è sempre bisogno di una mappa
A volte si perde la bussola nella propria vita. Non si sa cosa fare, che strada seguire. Ci si sente confusi.
Può accadere in ogni momento ed anche in altri contesti.
Ho conosciuto Mindmomo, interessante per costruire le proprie mappe mentali.
Chissà, magari servono davvero a qualcosa.
Può accadere in ogni momento ed anche in altri contesti.
Ho conosciuto Mindmomo, interessante per costruire le proprie mappe mentali.
Chissà, magari servono davvero a qualcosa.
martedì 26 gennaio 2010
Entusiasmo
Pensavo all'entusiasmo ieri e mi è venuta in mente una vecchia poesia che non riesco a ritrovare. Diceva che "nessuna grande impresa fu mai portata a termine senza entusiasmo".
Ho scoperto anche che questa parola deriva dal greco antico εν e θεος con dio dentro di sè... Non è poco.
Propongo questo video in alternativa alla poesia... Ottimismo cronico.
Io ci sarò...
Ho scoperto anche che questa parola deriva dal greco antico εν e θεος con dio dentro di sè... Non è poco.
Propongo questo video in alternativa alla poesia... Ottimismo cronico.
Io ci sarò...
mercoledì 20 gennaio 2010
Una foto ogni giorno
Ho scoperto che non ci avevo pensato solo io.
C'è un'americano che per molti anni si è scattato una foto ogni giorno. Chi guarda questi scatti in sequenza dice che sono molto suggestivi. Purtroppo io non ho ancora trovato quel video.
Però oggi ho saputo dell'esistenza di DailyBooth. Mi è sembrato un sito curioso e non escludo di crearmi un account. Prima o poi...
giovedì 14 gennaio 2010
Ecosia
Chi sei? che cerchi in questi luoghi dove la tua specie era incognita?
Sono un povero islandese, che vo fuggendo la natura; e fuggitala quasi tutto il tempo della mia vita per cento parti della terra, la fuggo adesso per questa.
Non possiamo sfuggire alla Natura, in nessun modo. Gli eventi di questi giorni ce lo ricordano in maniera fin troppo esplicita.
Pensiamo a lei dunque, e, perché no, ad una visione più allargata del semplice "nostro-sistema".
Oggi ho scoperto questo.
Sono un povero islandese, che vo fuggendo la natura; e fuggitala quasi tutto il tempo della mia vita per cento parti della terra, la fuggo adesso per questa.
Non possiamo sfuggire alla Natura, in nessun modo. Gli eventi di questi giorni ce lo ricordano in maniera fin troppo esplicita.
Pensiamo a lei dunque, e, perché no, ad una visione più allargata del semplice "nostro-sistema".
Oggi ho scoperto questo.
martedì 12 gennaio 2010
Pizza pizza Marescià
Forse è ancora nostalgia.
O forse è che quando ci si fa prendere la mano da un certo ambito si fatica a distogliersi.
Fatto sta che oggi non riesco a non proporvi di diventare pizzaioli.
O forse è che quando ci si fa prendere la mano da un certo ambito si fatica a distogliersi.
Fatto sta che oggi non riesco a non proporvi di diventare pizzaioli.
lunedì 11 gennaio 2010
venerdì 8 gennaio 2010
Per Berlicche: Canto XXVII
Le mie recenti letture mi hanno fatto ricordare uno dei miei canti preferiti del Poema. Nel ricordarlo ho sperimentato quanto davvero -come Lewis disse-, i diavoli mentano anche nel loro stesso "parlare": la discussione, che Berlicche reputa inutile, ha dato ottimi risultati, in qualche caso, proprio per quelli come lui.
Allor mi pinser li argomenti gravi
là 've 'l tacer mi fu avviso 'l peggio,
e dissi: "Padre, da che tu mi lavi
di quel peccato ov'io mo cader deggio,
lunga promessa con l'attender corto
ti farà trïunfar ne l'alto seggio".
Francesco venne poi, com'io fu' morto,
per me; ma un d'i neri cherubini
li disse: "Non portar; non mi far torto.
Venir se ne dee giù tra ' miei meschini
perché diede 'l consiglio frodolente,
dal quale in qua stato li sono a' crini;
ch'assolver non si può chi non si pente,
né pentere e volere insieme puossi
per la contradizion che nol consente".
Oh me dolente! come mi riscossi
quando mi prese dicendomi: "Forse
tu non pensavi ch'io löico fossi!".
A Minòs mi portò; e quelli attorse
otto volte la coda al dosso duro;
e poi che per gran rabbia la si morse,
disse: "Questi è d'i rei del foco furo";
per ch'io là dove vedi son perduto,
e sì vestito, andando, mi rancuro".
Allor mi pinser li argomenti gravi
là 've 'l tacer mi fu avviso 'l peggio,
e dissi: "Padre, da che tu mi lavi
di quel peccato ov'io mo cader deggio,
lunga promessa con l'attender corto
ti farà trïunfar ne l'alto seggio".
Francesco venne poi, com'io fu' morto,
per me; ma un d'i neri cherubini
li disse: "Non portar; non mi far torto.
Venir se ne dee giù tra ' miei meschini
perché diede 'l consiglio frodolente,
dal quale in qua stato li sono a' crini;
ch'assolver non si può chi non si pente,
né pentere e volere insieme puossi
per la contradizion che nol consente".
Oh me dolente! come mi riscossi
quando mi prese dicendomi: "Forse
tu non pensavi ch'io löico fossi!".
A Minòs mi portò; e quelli attorse
otto volte la coda al dosso duro;
e poi che per gran rabbia la si morse,
disse: "Questi è d'i rei del foco furo";
per ch'io là dove vedi son perduto,
e sì vestito, andando, mi rancuro".
giovedì 7 gennaio 2010
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