Vincere e perdere.
Io ci ho pensato. E' una società che punta tutto su questo. Che sa con precisione cosa significano. Che sa come si ottiene una vittoria, come si cade in una sconfitta.
A me piace giocare, e vincere, raramente perdere.
Se ami e tifi per una squadra che vincerà, hai perso.
Se gli altri sono stati favoriti, hai perso.
Se giochi sapendo di vincere, hai perso.
Se coi vecchi tu hai studiato, hai perso.
Se, tanto farà così, hai perso.
Se vai sempre di fretta, hai perso.
Se fai quanto basta, hai perso.
Se non scegli, hai perso.
Se non metti te stesso nella tua quotidianità, hai perso.
Se insegni Einstain a chi è scolarizzato, è noioso.
Se fai il carino con una donna, hai perso.
Se stai con una persona per non stare da solo, difficilmente vinci.
Se ti confidi a metà per non scoprirti, hai perso.
Se vedi il mero fatto, hai perso.
Se non ti impegni ad ascoltare, hai perso.
Se regali il regalo desiderato, è noioso.
Se fai solo quello che sai fare, non cresci.
Se dici forse e non ci pensi, hai perso.
Se coinvolgi gli altri nei tuoi casini, perderai.
Se scrivi perché sei il più originale, hai perso.
Se ti confronti con chi è peggio di te, hai perso.
Se chiedi i tuoi spazi, mi sa che perdi.
Se non te ne frega, hai perso.
Se ami e tifi per la squadra del tuo paese hai vinto.
Se con gli altri fai festa comunque, hai vinto.
Se giochi al massimo sapendo di perdere, hai vinto.
Se coi vecchi parli il dialetto, è bello.
Se sai che farà così e sei pronto a sorridergli quando lo farà, hai vinto.
Se ti siedi su di un'altalena, hai vinto.
Se fai il tuo massimo, hai vinto.
Se fai una scelta consapevole, hai vinto.
Se ti interessa, hai vinto.
Se hai passione per quel che insegni e trasmetti interesse a fare 6+5, hai vinto.
Se vivi una donna, la apprezzi, la fai esprimere, hai vinto.
Se metti te stesso nei rapporti, hai vinto.
Se mostri i tuoi lati deboli, sei forte.
Se vedi l'umano che hai davanti, hai vinto.
Se guardi negli occhi, hai vinto.
Se lasci un post-it con un fiore nel luogo giusto, hai vinto.
Se provi a fare ciò che sbaglierai, hai vinto.
Se dici un sì sulla fiducia, hai vinto.
Se agisci con il cuore e ti stanno a cuore gli altri, come potrai perdere?
Se scrivi per te stesso e dire agli altri di te, è bello.
Se non ti confronti con chi è peggio di te, hai vinto.
Se lasci spazio e tempo all'altro, hai vinto.
Se fai del tuo meglio, hai vinto.
A me piace vincere.
giovedì 25 marzo 2010
martedì 23 marzo 2010
A muso duro
Aver ascoltato questa oggi mi ha dato sentimenti piacevoli. Ho deciso di scriverla qui.
Penso anche a chi fa musica e cresce con lei. Che con lei vive felicità e tristezze, vittorie ed inestimabili perdite.
Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.
E non so se avrò gli amici a farmi il coro
o se avrò soltanto volti sconosciuti
canterò le mie canzoni a tutti loro
e alla fine della strada
potrò dire che i miei giorni li ho vissuti.
Penso anche a chi fa musica e cresce con lei. Che con lei vive felicità e tristezze, vittorie ed inestimabili perdite.
Canterò le mie canzoni per la strada
ed affronterò la vita a muso duro
un guerriero senza patria e senza spada
con un piede nel passato
e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.
E non so se avrò gli amici a farmi il coro
o se avrò soltanto volti sconosciuti
canterò le mie canzoni a tutti loro
e alla fine della strada
potrò dire che i miei giorni li ho vissuti.
domenica 21 marzo 2010
Merulae cantant
Oggi è Domenica.
Oggi è primavera.
Chiudi gli occhi
immagina una gioia
molto probabilmente
penseresti a una partenza
ah si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende e
nulla ti appartiene ancora
penseresti all'odore di un libro nuovo
a quello di vernice fresca
a un regalo da scartare
al giorno prima della festa
al 21 marzo al primo abbraccio
a una matita intera la primavera
alla paura del debutto
al tremore dell'esordio
Oggi, a convento, passa questa qui.
Oggi è primavera.
Chiudi gli occhi
immagina una gioia
molto probabilmente
penseresti a una partenza
ah si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende e
nulla ti appartiene ancora
penseresti all'odore di un libro nuovo
a quello di vernice fresca
a un regalo da scartare
al giorno prima della festa
al 21 marzo al primo abbraccio
a una matita intera la primavera
alla paura del debutto
al tremore dell'esordio
Oggi, a convento, passa questa qui.
giovedì 18 marzo 2010
Alla fine dell'arcobaleno
Perché quando l'ho ascoltata mi aveva colpito.
Perché ascoltandola ho sbagliato a prendere una strada che conoscevo benissimo.
Perché c'è chi sceglie e cerca allo stesso tempo.
Perché, oltre al sole, un pomeriggio può darti molto di più.
Perché l'oro si aspetta.
C'è men che mai bisogno di dire a chi dedico questa.
Perché ascoltandola ho sbagliato a prendere una strada che conoscevo benissimo.
Perché c'è chi sceglie e cerca allo stesso tempo.
Perché, oltre al sole, un pomeriggio può darti molto di più.
Perché l'oro si aspetta.
C'è men che mai bisogno di dire a chi dedico questa.
lunedì 15 marzo 2010
Non c'è Scelta.
Forse un giorno si penserà che è stato un bel periodo. Sentimenti contrastanti e contrastati. Basta un pensiero, una telefonata, un sorriso o una nuvola e tutto cambia.
Scegliere. Altrimenti qualcuno o qualcosa sceglierà per noi.
Ho pensato a questo pezzo. Un pezzo a me caro. Perchè umano. Perché quando l'ho letto era bello. Perché quando l'ho letto la seconda volta avevo molta rabbia. Perchè Novecento non doveva fare la scelta migliore, doveva solo dare il La ad una Jam nel primo, o nel secondo locale che incontrava.
E poi la solita canzone. Avrei potuto linkare il monologo ma preferisco giustapporre qualcosa che non c'entra niente. Qualcosa ascoltato per caso, passeggiando nottetempo, fumando l'ennesima Winston. E che invece c'entra con tutto in maniera imbarazzante e sembra faccia apposta ad azzeccare anche le inezie.
"C'era tutto/
Ma non c'era una fine. Quel che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo/
Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu/
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me/Ma se io salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi/
Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita/
Se quella tastiera è infinita, allora/
Su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio/
Cristo, ma le vedevi le strade?/
Anche solo le strade, ce n'era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una/
A scegliere una donna/
Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire/
Tutto quel mondo/
Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce/
E quanto ce n'è/
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla?
A viverla.. ./
lo sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n'erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita. Io ho imparato così. La terra, quella è una nave troppo grande per me. È un viaggio troppo lungo. È una donna troppo bella. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare. Perdonatemi. Ma io non scenderò. Lasciatemi tornare indietro.
Per favore/
Scegliere. Altrimenti qualcuno o qualcosa sceglierà per noi.
Ho pensato a questo pezzo. Un pezzo a me caro. Perchè umano. Perché quando l'ho letto era bello. Perché quando l'ho letto la seconda volta avevo molta rabbia. Perchè Novecento non doveva fare la scelta migliore, doveva solo dare il La ad una Jam nel primo, o nel secondo locale che incontrava.
E poi la solita canzone. Avrei potuto linkare il monologo ma preferisco giustapporre qualcosa che non c'entra niente. Qualcosa ascoltato per caso, passeggiando nottetempo, fumando l'ennesima Winston. E che invece c'entra con tutto in maniera imbarazzante e sembra faccia apposta ad azzeccare anche le inezie.
"C'era tutto/
Ma non c'era una fine. Quel che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo/
Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare. Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu/
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me/Ma se io salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi/
Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità, che non finiscono mai e quella tastiera è infinita/
Se quella tastiera è infinita, allora/
Su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio/
Cristo, ma le vedevi le strade?/
Anche solo le strade, ce n'era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una/
A scegliere una donna/
Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire/
Tutto quel mondo/
Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce/
E quanto ce n'è/
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla?
A viverla.. ./
lo sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n'erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita. Io ho imparato così. La terra, quella è una nave troppo grande per me. È un viaggio troppo lungo. È una donna troppo bella. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare. Perdonatemi. Ma io non scenderò. Lasciatemi tornare indietro.
Per favore/
sabato 13 marzo 2010
L'"Amore"
Così.
Canzoni d'amore. Quante... Ogni storia è già stata raccontata.
Giochiamoci su, dico io.
Di seguito alcuni video che coprono una minima -ma significativa- parte della gamma.
Ascoltatele.
Leggete i testi.
Se volete dite quella che sentite di più, nel curioso sondaggio qui accanto.
fai finta che è normale non riuscire a stare più con me
c’è soltanto un modo per riprendersi
lasciarsi un giorno e poi dimenticarsi…
And I will love you baby always
Juliet the dice were loaded from the start
And I bet and you exploded in my heart
And I forget the movie song
When you wanna realise it was just that the time was wrong juliet?
Come up on differents streets they both were streets of shame
Both dirty both mean yes and the dream was just the same
And I dreamed your dream for you and your dream is real
How can you look at me as if I was just another one of your deals?
Si no te hablo, será porque prefiero ser el dueño de mi silencio
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
Ti salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te.
Canzoni d'amore. Quante... Ogni storia è già stata raccontata.
Giochiamoci su, dico io.
Di seguito alcuni video che coprono una minima -ma significativa- parte della gamma.
Ascoltatele.
Leggete i testi.
Se volete dite quella che sentite di più, nel curioso sondaggio qui accanto.
fai finta che è normale non riuscire a stare più con me
c’è soltanto un modo per riprendersi
lasciarsi un giorno e poi dimenticarsi…
And I will love you baby always
Juliet the dice were loaded from the start
And I bet and you exploded in my heart
And I forget the movie song
When you wanna realise it was just that the time was wrong juliet?
Come up on differents streets they both were streets of shame
Both dirty both mean yes and the dream was just the same
And I dreamed your dream for you and your dream is real
How can you look at me as if I was just another one of your deals?
Si no te hablo, será porque prefiero ser el dueño de mi silencio
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
Ti salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te.
venerdì 12 marzo 2010
They flew away.
Tra pochi giorni finalmente esisterà "Cool to be different", un EP con cinque brani molto sentiti.
Autobiografici, raccontati...
Oggi sembra che alcuni di loro avverino un ironico effetto Pigmalione.
Una primavera che tarda ad arrivare,
Una felicità che si fa desiderare,
Un domani già qui,
Certi sorrisi che volano via.
Best Smiles (Sorrisi Migliori)
Sorry my best smiles are all for you
sorry but i can't keep them all in
it's nothing but your guiltiness
that makes me promise you the time of our lives
maybe tomorrow they’ll fly away
maybe tomorrow they'll become far memories
but I don't want to think about it anymore
shut down my brain and close my eyes
They say that life is easier than that
that problems can't come together this way
they cannot see the strangest situation
that makes me glad in another cloudy day
August lets lovers go back home
fear of the dark autumn's yet to come
Autobiografici, raccontati...
Oggi sembra che alcuni di loro avverino un ironico effetto Pigmalione.
Una primavera che tarda ad arrivare,
Una felicità che si fa desiderare,
Un domani già qui,
Certi sorrisi che volano via.
Best Smiles (Sorrisi Migliori)
Sorry my best smiles are all for you
sorry but i can't keep them all in
it's nothing but your guiltiness
that makes me promise you the time of our lives
maybe tomorrow they’ll fly away
maybe tomorrow they'll become far memories
but I don't want to think about it anymore
shut down my brain and close my eyes
They say that life is easier than that
that problems can't come together this way
they cannot see the strangest situation
that makes me glad in another cloudy day
August lets lovers go back home
fear of the dark autumn's yet to come
lunedì 8 marzo 2010
Orme
Oggi ho pensato a questa vecchio messaggio. Che voglio dedicare a me stesso e ad un'altra bellissima persona.
Questa notte ho fatto un sogno,ho sognato che ho camminato sulla sabbia accompagnato dal Signore e sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che ad ogni giorno della mia vita, proiettati come un film, apparivano due orme sulla sabbia: una mia e una del Signore.
Così sono andato avanti, finché tutti i miei giorni si esaurirono.
Allora mi fermai guardando indietro,notando che in certi punti c'era solo un'orma. Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita; i giorni di maggior angustia, di maggiore paura e di maggior dolore...
Ho domandato, allora: "Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me in tutti i giorni della mia vita, ed io ho accettato di vivere con te,ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti più difficili?".
Ed il Signore rispose: "Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato con te e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo:
i giorni in cui tu hai visto solo un'orma sulla sabbia, sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio".
(Anonimo Brasiliano)
Questa notte ho fatto un sogno,ho sognato che ho camminato sulla sabbia accompagnato dal Signore e sullo schermo della notte erano proiettati tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che ad ogni giorno della mia vita, proiettati come un film, apparivano due orme sulla sabbia: una mia e una del Signore.
Così sono andato avanti, finché tutti i miei giorni si esaurirono.
Allora mi fermai guardando indietro,notando che in certi punti c'era solo un'orma. Questi posti coincidevano con i giorni più difficili della mia vita; i giorni di maggior angustia, di maggiore paura e di maggior dolore...
Ho domandato, allora: "Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me in tutti i giorni della mia vita, ed io ho accettato di vivere con te,ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti più difficili?".
Ed il Signore rispose: "Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato con te e che non ti avrei lasciato solo neppure per un attimo:
i giorni in cui tu hai visto solo un'orma sulla sabbia, sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio".
(Anonimo Brasiliano)
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